Il Giappone è un luogo esotico e famoso per le innovazioni tecnologiche che sembrano provenire direttamente da un futuro lontano. Tante persone visitano questo paese e rimangono incantate dalle bellezze che fanno parte del suo scenario naturale e dalle creazioni sbalorditive realizzate dagli abitanti del posto.
Tuttavia, se c’è qualcosa che genera delle domande è come mai i giapponesi vivano in case incredibilmente piccole. A causa delle politiche abitative non regolamentate, il numero di alloggi presenti in Giappone è cresciuto in modo esorbitante nel tempo e abitazioni di questo paese tendono a perdere valore molto velocemente.
A differenza di altre nazioni, una casa praticamente nuova in Giappone si trasforma in spazzatura in poco più di 20 anni e dato che c’è una notevole mancanza di spazio in questo paese, ogni abitazione vuota viene demolita in men che non si dica, per far sì che si possa sfruttare il terreno su cui era edificata per costruire qualcosa di nuovo.
Per questi motivi e altri, come ad esempio la costante minaccia di terremoti o tsunami, i giapponesi hanno imparato a vivere in case incredibilmente piccole. Alcune di queste sono davvero minuscole e raggiungono appena gli 8 metri quadrati. Sono tre i fattori che hanno portato questo popolo a fare questa scelta abitativa e se siete curiosi di scoprire quali siano non dovrete far altro che continuare a leggere.
1. Vivere in un appartamento striminzito è diventata una necessità, dato che nelle città del Giappone una casa “normale” ha dei prezzi assolutamente proibitivi che pochissime persone possono permettersi. Tokyo, ad esempio, ha gli immobili più costosi del mondo e per acquistare una casa in questa famosa città servono cifre inavvicinabili alla maggior parte delle persone.
2. Non fa parte della cultura giapponese invitare e ospitare delle persone nella propria casa e secondo alcune statistiche circa un terzo dei giapponesi afferma di non aver mai avuto degli amici in casa.
Gli abitanti del Giappone lavorano circa 40 ore a settimana, dormono 6 ore a notte e ritengono che la casa debba essere solamente un rifugio dallo stress della vita di tutti i giorni. Per questo motivo non sentono il bisogno di spazi particolarmente grandi ma solamente di un luogo in cui rifugiarsi, rilassarsi e ritemprare le forze.
3. La necessità di dar vita a questi mini appartamenti nasce da un’idea di Nakama Keisuke. Quest’uomo è il presidente della Spilytus e da giovane lavorava giorno e notte, viaggiando per un’ora con il treno per raggiungere il posto di lavoro dalla sua casa e viceversa.
Keisuke ha avuto l’illuminazione di pensare che tante persone come lui potrebbero desiderare una casa più vicina al posto di lavoro, moderna e soprattutto economica. Così, dopo aver elaborato un sistema per fornire quante più stanze possibili su un lotto decisamente limitato, ha scoperto che milioni di suoi concittadini apprezzavano la sua idea e da quel momento i mini appartamenti hanno conquistato il mercato.
Ecco scoperte le motivazioni che si celano dietro al fatto che i giapponesi vivano tranquillamente in case che per altre persone sono semplici “scatole da scarpe” e anche se è necessario fare molti compromessi per accettare una situazione abitativa del genere, sembra che ogni giorno più persone decidano di conformarsi a questa scelta e di adeguare la propria vita a quella che è considerata l’attuale tendenza giapponese per eccellenza.
