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Fichi d’India: dal loro origini lontane a icone del Mediterraneo

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Il fico d’India: Tutte le caratteristiche di uno dei frutti simboli del Mediterraneo.

Se pensiamo ai fichi d’India la nostra mente si precipita verso le regioni del Sud Italia. Questi frutti crescono nei paesi più caldi e quindi sono proprio le zone del Mediterraneo a vederli da padrone.

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Nonostante il suo nome possa rievocare lande orientali, il fico d’India non ha nulla a che vedere con questo paese asiatico. In realtà il fico d’India è nato in Messico e solamente in seguito è stato esportato in Europa, in Africa e in altri luoghi del mondo.

I conquistatori spagnoli rimasero inebriati dal suo sapore e decisero di importarlo nel proprio paese di origine, diffondendosi in seguito a macchia d’olio. Il fico d’India è il frutto del cactus conosciuto come “Opuntia ficus-indica”.

Questa pianta si distingue facilmente, grazie alle sue foglie larghe, piatte e spesse e per le spine particolarmente acuminate. Erroneamente molte persone pensano che del fico d’India si mangi esclusivamente il frutto, ma anche i petali del fiore e le stesse pale della pianta sono commestibili.

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Come frutto, il fico d’India vanta caratteristiche straordinarie. Molti esperti, infatti, lo considerano un “superfood”. Al suo interno possiamo trovare potassio, calcio, fosforo, proteine, carboidrati, fibre, vitamina A e C, e tanti altri elementi utili per l’organismo.

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Il fico d’India viene anche impiegato come rimedio naturale per chi soffre di problemi digestivi, di dolori allo stomaco o infiammazioni del tratto urinario. Le sue proprietà contrastano i problemi intestinali e visto lo scarso contenuto calorico è ottimo per un corretto regime alimentare.

Ovviamente come per ogni alimento sulla Terra, anche il fico d’India ha delle controindicazioni da prendere in considerazione. Alcune persone, infatti, potrebbero non tollerare questo frutto e vedere spiacevolmente l’insorgere di sintomi quali nausea e diarrea.

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Mangiandone un quantitativo eccessivo si potrebbe rischiare un blocco intestinale, quindi è molto importante limitarne il consumo, senza esagerare. Anche coloro che soffrono di diabete dovrebbero prestare attenzione all’assunzione dei fichi d’India.

Questi, infatti, possono abbassare i livelli di zucchero nel sangue, causando non pochi problemi. Se soffrite di ipoglicemia chiedete al vostro medico se e quando mangiare i fichi d’India. Questo vi indirizzerà correttamente in merito e vi spiegherà anche in che quantitativi mangiare questo gustosissimo frutto.

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