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Piante grasse: i segreti per non farle seccare o marcire.

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Le piante grasse sono tra le piante d’arredo preferite delle persone che vivono in appartamento. Queste riescono ad abbellire le nostre case in modo straordinario, donando ad ogni stanza una magnifica sensazione di armonia.

Esistono migliaia di specie diverse e ciascuna di esse ha regole precise per la propria crescita. Tuttavia, esistono alcuni consigli da seguire, che ogni amante delle piante grasse dovrebbe seguire.

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Queste premure faranno sì che le vostre piante possano svilupparsi senza problemi, e non rischiando né di marcire per la troppa acqua, né di seccare per il motivo opposto.

Innanzitutto è giusto ricordare che le piante grasse si differenziano dalle altre per i tessuti da cui sono composte. Queste sono chiamate anche piante succulente e sia le loro foglie che i fusti sono perfetti per immagazzinare grandi quantitativi d’acqua.

In questo modo, queste piante rispondono agli eventuali problemi di siccità e possono sopravvivere veramente a lungo senza alcuna fonte d’acqua. Tuttavia è sbagliato pensare di non dover mai annaffiare una di queste piante.

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Le fasi di annaffiatura sono importantissime per le piante grasse ed è opportuno verificare determinate condizioni.

La prima è quella di inumidire il terreno presente sotto la pianta, assicurandosi di aspettare che questo torni perfettamente asciutto prima di procedere con una nuova annaffiatura.

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È importante fare attenzione ad evitare che l’acqua possa raggiungere le foglie della pianta. Se questo dovesse accadere è facile che queste vadano in putrefazione, rovinando completamente l’intera pianta.

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Le pratiche di annaffiatura delle piante grasse variano a seconda dei periodi dell’anno. Nei mesi più caldi è opportuno eseguire questa procedura solo una volta ogni 1-2 settimane.

Nei mesi freddi, invece, bisogna estendere questo periodo a 3-4 settimane. È fondamentale anche la posizione in cui si sceglie di piazzare le piante succulente. Queste dovrebbero essere messe in una stanza dotata di abbastanza luce, ma senza tuttavia essere costantemente esposte ai raggi solari.

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