Il latte sintetico è un prodotto che crea sicuramente moltissime domande e dubbi, in merito alla sua origine. Questo prodotto si distanzia moltissimo da quello classico ed infatti viene realizzato in laboratorio da una ditta israeliana.
Fra non molto tempo potremo trovare il latte sintetico presente in ogni supermercato d’Europa, per migliorare la sostenibilità dell’ambiente. Nel corso degli ultimi anni ci sono stati diversi prodotti che hanno attirato l’attenzione dei consumatori e che si distanziano molto da quelli che, da anni, acquistiamo.
Tra questi prodotti sintetici possiamo notare già la presenza di alimenti come le uova e il caviale, ma il latte è qualcosa che ancora non era arrivato sulle nostre tavole. Questo particolare latte viene creato in modo completamente artificiale, e non è necessario alcun animale per la sua realizzazione.
La startup che ha dato vita a questo progetto, ha in programma di aprire un grande stabilimento in Danimarca e da questo dovrebbe partire la produzione di latte artificiale, sufficiente a coprire le esigenze di milioni di persone. Il nome di questo prodotto è Remilk e secondo i suoi realizzatori dovrebbe soddisfare i bisogni di tantissime persone, senza sfruttare minimamente bovini o altri animali.
In base alle informazioni rivelate dai produttori, questo latte è assolutamente identico nel sapore e nell’aspetto con la sua controparte originale, ma per avere un’assoluta conferma di questo fatto dovremo necessariamente attendere di averlo a disposizione nei negozi. Ma come si può ottenere del latte senza far ricorso ad animali di alcun genere?
Questo prodotto viene creato sfruttando il principio della fermentazione microbica. In questo modo non è necessario utilizzare alcun tipo di terreno o costringere alcun animale a sottoporsi a sfruttamenti di nessun tipo.
Sicuramente molte persone riterranno impensabile o estremamente “futuristica” una soluzione del genere, ma si tratta di un’idea che strizza l’occhio alla sostenibilità ambientale e promette di aiutare il nostro pianeta, evitando allevamenti intensivi o sfruttamenti agricoli di alcun tipo.