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Cani in condominio: ecco cosa stabilisce la nuova legge e come proteggersi in caso di disturbo ai vicini

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Quando si vive in un condominio e quindi si ha a che fare con altre persone che vivono nelle nostre vicinanze, è importante seguire alcune specifiche regole per un quieto vivere. Spesso infatti può accadere di venire disturbati, o anche disturbare gli altri condomini, a causa dei rumori che vengono fatti.

Che si tratti di musica, di tono di voce alto o più semplicemente di cani che abbaiano, questi rumori possono creare diverse problematiche. In modo particolare quando si tratta di animali domestici, sono molte le persone che si sentono disturbate dai rumori che questi emettono, come l’abbaiare continuo.

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Sebbene nella maggior parte dei casi i cani tendono ad abbaiare solo poche volte al giorno o in determinate occasioni, ce ne sono alcuni che invece lo fanno con una frequenza sicuramente maggiore, arrecando fastidio ai dirimpettai.

Ovviamente si tratta di un gesto automatico dell’animale e che non può essere bloccato in alcun modo, esistono comunque degli strumenti che può utilizzare chi non tollera alcun tipo di rumore.

La prima cosa da tenere a mente è che ogni condominio ha delle regole da seguire e ci sono degli orari prestabiliti in cui non si dovrebbero produrre rumori. Solitamente queste fasce orarie vanno dalle 22 alle 8 e dalle 14 alle 16, ovvero gli orari in cui, in genere, le persone tendono a riposare.

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Inoltre esiste una norma del Codice Civile in cui viene spiegato che nelle fasce orarie di riposo i rumori prodotti non devono superare i 3 decibel, o in caso contrario si rischia di dover risarcire la persona danneggiata.

Come accennato in precedenza però, i cani hanno il diritto di abbaiare e nessuno può vietare loro di farlo. È possibile però parlare con l’amministratore di condominio se questa risulta essere un’azione ripetuta nel tempo e che disturba più di un condomino, così da cercare una soluzione che possa essere adatta a tutte le esigenze.

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Se il problema dovesse persistere però, e il cane dovesse continuare a disturbare l’intero condominio, il proprietario dell’animale domestico potrebbe essere denunciato per disturbo della quiete pubblica, rischiando fino a tre mesi di reclusione o una multa di 300 euro.

Se si dovesse trattare di casi ancora più gravi, dopo aver effettuato tutte le valutazioni, il giudice potrebbe addirittura decidere di allontanare il cane dal condominio tramite il sequestro dello stesso.

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