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Come capire e limitare il consumo degli elettrodomestici

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Ogni giorno si usa l’energia elettrica nelle nostre case.

È impossibile ormai vivere senza fare uso degli elettrodomestici, ma si può limitare il loro consumo per ridurre gli sprechi, diminuire l’inquinamento e soprattutto risparmiare sulle bollette.

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Per ridurre i consumi innanzitutto bisogna comprendere i nostri elettrodomestici esaminando questi fattori:

  1. Consumo energetico
  2. Classe energetica
  3. Potenza elettrodomestico
  4. Stand-by

Consumo energetico:
Stabilire il consumo preciso è molto difficile perché bisognerebbe valutare molti fattori, come l’età dell’elettrodomestico, la potenza, la fascia oraria in cui si usa. In generale più potenza si assorbe sull’impianto elettrico più si paga in bolletta.

Classe energetica:
La classe energetica è un elemento importantissimo se si compra un elettrodomestico. Le classi da preferire sono quelle dotate di livello energetico a risparmio (Classe A e superiori).

Potenza elettrodomestico:
La potenza dell’elettrodomestico è importante. Maggiore è la potenza potente e meno tempo impiegherà per svolgere la sua funzione e quindi ottenendo maggiori risparmi.

Guida alla scelta e all'uso degli elettrodomestici e su come ottimizzare il consumo di energia
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Stand-By:
Gli elettrodomestici consumano anche quando sono in stand-by. Per tale motivo è preferibile quindi staccare le prese, dove è possibile, se si vuole evitare un consumo superfluo.

Gli elettrodomestici più usati e che hanno un consumo maggiore sono:
1. Il forno:

Questo è uno degli elettrodomestici che consuma di più, però non consuma sempre allo stesso modo. Il suo consumo dipende dalla temperatura adoperaeta. Più bassa è la temperatura e minore è il consumo.

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Si dovrebbe inoltre preferire il forno elettrico rispetto quello a gas, perché consuma di più per raggiungere la temperatura ma i tempi di cottura sono sicuramente inferiori rispetto all’altro.

2. La lavatrice:
Questo è senza ombra di dubbio l’elettrodomestico più usato in casa. Il suo consumo è dovuto proporzionalmente al numero di lavaggi che si fanno ma anche alla temperatura utilizzata. Un lavaggio a sessanta gradi infatti consumerà di più rispetto ad un lavaggio a trenta gradi.

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3. La lavastoviglie:
Questo è senza dubbio un elettrodomestico molto comodo ma a volte non necessario. Oltre ad adoperare alti quantitativi di elettricità infatti la lavastoviglie consuma molta acqua.

È da preferire inoltre non mettere programmi con asciugatura incorporata in quanto richiedono più tempo. Se non potete fare a meno del suo utilizzo provate invece ad impostare un ciclo breve e ad aprire lo sportello quando i piatti sono ancora caldi per farli asciugare.

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