La cenere è solitamente usata come fertilizzante per molte piante, proprio perché è una soluzione naturale, ecologica e soprattutto economica.
La cenere infatti è ricca di minerali quindi porta molto nutrienti al terreno. Tra le varie caratteristiche positive possiamo indicare il suo elevato contenuto di potassio, di magnesio, calcio e fosforo, inoltre ha la capacità di tenere lontani elementi nocivi come afidi, larve, formiche e bruchi che invece potrebbero danneggiare le piante.
La cenere del legno è un ottimo alleato per fertilizzare le piante ma va utilizzata senza esagerare le quantità altrimenti potrebbe alterare il PH del terriccio e porterebbe a modificare l’assorbimento dei nutrienti.
Inoltre per sfruttare la cenere bisogna ricordare di diluirla sempre con dell’acqua e sfruttare tale metodo solo in primavera. La cenere del legno, tuttavia, non è adatta ad alcuni tipi di piante.
Questo fertilizzante infatti ha la capacità di annullare l’acidità del terreno, quindi non è per niente adatto per concimare piante che invece prediligono un terreno acido.
Ecco una lista di piante in cui la cenere del legno creerebbe danni irreparabili:
- Azalea
- Ortensia
- Erica
- Zinnia
- Rose
- Viole
- Orchidee
- Ginepro
- Abete rosso
- Cedro
- Larice
- Betulla
- Aceto rosso
La cenere del legno oltre a recare danni a queste piante, non è nemmeno idonea con delle piante da orto che richiedono terreni più acidofili.
È preferibile quindi non utilizzare questo fertilizzante per concimare le seguenti piante da frutto e verdure:
- Ravanelli
- Acetosa
- Anguria
- Mirtilli
- Lamponi
- Patate
- Peperoni
- Melanzane
- Rabarbaro
- Prezzemolo
- Patate dolci
- Melo
- Pero
Ogni terreno, come ogni pianta, ha caratteristiche diverse, bisogna quindi, prima di utilizzare qualsiasi tipo di fertilizzante, informarsi sull’idoneità e la compatibilità della pianta in cui deve essere usato, così da poter agevolarne la crescita, senza recare danni.