Una donna compra del pollo e non appena inizia a cucinarlo fa una scoperta sconvolgente.
Alesia Cooper di Irving in Texas, è una giovane mamma che ha condiviso sui social una foto che ha lasciato tutti senza parole. La donna ha acquistato del petto di pollo al supermercato e non appena stava iniziando a prepararlo per cena si è accorta di qualcosa di strano.
La carne infatti, non appena la donna ha iniziato a lavarla, è letteralmente caduta in pezzi tra le sue mani. Il pollo ha iniziato a sgretolarsi e dividersi in tantissimi filamenti tanto da somigliare addirittura a degli spaghetti.
La donna era scettica se pubblicare o meno le foto sul web, ma poi ha deciso di condividere le immagini per far capire agli altri utenti i rischi a cui si può andare incontro facendo una semplice spesa.
Alesia ha inoltre spiegato che ha più volte acquistato quel tipo di carne e non era mai successa una cosa del genere, descrivendo ciò che aveva tra le mani come una sorta di carne sintetica tutt’altro che naturale.
Sul web gli utenti si sono scatenati, scrivendo le proprie opinioni in merito, ed alcuni hanno ritenuto che il pollo fosse stato stampato in 3D.
Altri hanno mostrato un’altra teoria, secondo la quale il pollo era stato coltivato in laboratorio ma la maggior parte delle persone ha ritenuto che la carne fosse stata modificata geneticamente.
Un utente ha dato una spiegazione più sensata, spiegando che non si tratta di carne coltivata in laboratorio o stampata in 3D, ma di polli che sono stati nutriti con ormoni della crescita per farli sviluppare più in fretta, portando a questo risultato.
Il dottor Massimiliano Petracci, professore di agricoltura e scienze alimentari dell’Università di Bologna, ha dichiarato che ci sono state prove tangibili che queste anomalie possano essere associate agli uccelli a crescita rapida.
Nonostante però l’aspetto della carne possa lasciare un po’ sgomenti, gli esperti hanno voluto precisare che mangiarla non porta alcun rischio, ma che i danni siano solo per gli stessi polli che avranno inevitabilmente dei corpi troppo pesanti da poter essere sorretti da zampe invece troppo piccole.