I segreti della nutrizionista: Quali falsi miti circolano sull’aceto di mele.
Di recente sempre più persone esaltano un alimento che per secoli ha fatto parte del regime alimentare di milioni di persone. Tanti esperti nutrizionisti, come Maria Rosaria Baldi, stanno chiarendo i dubbi in merito a questo prodotto.
L’aceto di mele ha degli effetti davvero sorprendenti e in tanti si chiedono se il suo consumo al mattino sia un’opportunità di benessere per il nostro organismo. Questo prodotto si differenzia dal classico aceto per il frutto da cui è ricavato.
Mentre il normale aceto è ottenuto dalla fermentazione dell’uva, questo deriva ovviamente dalle mele. L’aceto di mele è un prodotto ipocalorico e contiene tante sostanze di cui il nostro corpo ha bisogno, come potassio e magnesio.
Tuttavia, non è tutto oro ciò che luccica e consumare regolarmente l’aceto di mele potrebbe avere effetti indesiderati. La Baldi ha confermato molte delle qualità dell’aceto di mele, ma ha smentito alcuni miti.
Diverse persone credevano che bere questo alimento al mattino potesse avere per il corpo degli effetti dimagranti. La Baldi ha sfatato questo mito, rivelando che non c’è alcuno studio che possa confermare queste capacità.
Pertanto se siete tra coloro che bevono aceto di mele al mattino, nella speranza di perdere qualche chilo, potete tranquillamente farne a meno. Inoltre il suo consumo favorisce la stitichezza e può favorire la nausea e l’ipertensione.
Un altro falso mito che ruota intorno a questa bevanda è legato alle sue capacità nel ridurre il bruciore di stomaco. In realtà l’acido acetico da cui è composto potrebbe peggiorare i problemi gastrici, quindi non solo non è affatto una cura in questo settore, ma il suo consumo dovrebbe essere evitato da coloro che soffrono di reflusso gastroesofageo.
Un ultimo mito da sfatare riguarda la capacità dell’aceto di mele di ripulire i denti. Diverse persone ritengono che possa essere adoperato al mattino per sostituire il dentifricio, ma in realtà quest’abitudine è davvero pessima. L’acidità di questo elemento può erodere i denti e danneggiarne inevitabilmente lo smalto, rivelandosi tutt’altro che d’aiuto.
