In natura esiste una notevole quantità di piante aromatiche che è possibile utilizzare in cucina per la preparazione di svariate pietanze, ma tra le più conosciute ed apprezzate sicuramente tra le prime posizioni troviamo il rosmarino.
Si tratta di un arbusto aromatico, utilizzato non solo per la cottura di diversi alimenti, ma anche perché apporta molti benefici in quanto possiede proprietà antisettiche, antiossidanti, digestive e molte altre ancora.
Nonostante la sua diffusione, coltivare il rosmarino non è così semplice come si può pensare, in quanto risulta essere una pianta che tende a seccarsi con estrema facilità. Proprio per questo motivo, quando si decide di prendersi cura di una pianta di rosmarino in casa, è preferibile prendere vari accorgimenti così da riuscire a farla vivere al meglio e per quanto più tempo possibile.
Ecco 3 motivi per cui secca il rosmarino
1. Trovare la giusta posizione
Il rosmarino è una pianta che, per crescere nel migliore dei modi, ha bisogno di un clima prettamente Mediterraneo e quindi di sole e calore. Se non si ha la possibilità di posizionarlo in un giardino, è bene quindi trovare un punto della casa che sia ben soleggiato. Avendo bisogno di molto sole, teme il freddo e le gelate del periodo invernale ed è importante, in questi casi, riuscire a proteggere al meglio la pianta.
2. Selezionare il terreno adatto
Non tutti sanno che ogni pianta ha bisogno di attenzioni specifiche, a volte date anche dal tipo di terreno. Per quanto riguarda il rosmarino, ad esempio, è consigliabile evitare l’utilizzo di terreno argilloso in quanto non riuscirà a drenare nel modo corretto. Inoltre, è importante che venga aggiunto al terreno, circa ogni 15 giorni, del concime soprattutto durante il primo anno di crescita.
3. Irrigazione
Si tratta di una pianta aromatica che non ha bisogno di molta acqua e spesso può accadere che questa tenda a non crescere nel modo giusto proprio perché viene irrigata più del dovuto. Per una perfetta crescita senza problemi, il consiglio è quello di innaffiare ogni 2-3 giorni durante il periodo estivo, mentre nel periodo invernale solo quando strettamente necessario.
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