Nonostante vivere in campagna o trascorrervi delle giornate rilassanti sia un sogno che accomuna moltissime persone, gli ambienti boschivi possono essere il luogo ideale dove incontrare degli ospiti davvero indesiderati: le zecche.
Si tratta di parassiti molto fastidiosi e temuti in quanto tendono a nutrirsi del sangue degli animali e degli uomini causando, nei casi più gravi, anche l’insorgere di malattie che possono rivelarsi fatali.
Se prima erano più presenti durante la stagione estiva adesso, con le temperature più miti, è possibile trovarsi ad avere a che fare con loro anche durante il resto dell’anno. Proprio per questo motivo è bene sapere come rimuovere e smaltire questi pericolosi parassiti, in maniera tale da non dover preoccuparsi di possibili spiacevoli conseguenze.
Quando ci si presta a rimuovere una zecca, bisogna prestare particolare attenzione ad ogni più piccolo movimento, per evitare di schiacciarla o strappare la testa, cosa che può portare ad un maggiore rischio di contagio con agenti patogeni.
Ecco quindi, passo per passo, come riuscire a rimuovere al meglio le zecche senza alcun rischio:
– Utilizzare delle apposite pinzette per zecche in maniera tale da riuscire ad afferrarla, subito sopra la pelle, rimuovendola con estrema delicatezza ed evitando, quindi, di fare movimenti bruschi.
– Se ci si rende conto che la zecca è ben piantata nella pelle, sarà possibile fare dei movimenti con la pinzetta, avanti e indietro, senza tirare o girare mai la zecca.
– Quando non si hanno a disposizione le pinzette specifiche per zucche, è possibile utilizzare quelle classiche, prediligendo quelle con le punte angolare.
– Non utilizzare mai olio, sapone liquido o alcol sulle zecche in quanto questi prodotti potrebbero irritare la pelle, aumentando di conseguenza la possibilità di infezione.
– Una volta rimosso definitivamente il parassita, disinfettare con cura la zona ferita e controllarla nei giorni successivi.
Dopo l’eliminazione è opportuno che la zecca venga smaltita in modo corretto, evitando quindi di commettere alcuni errori molto comuni.
Il più frequente è sicuramente quello di gettare via la zecca, scaricandola nel water. Non tutti però sono a conoscenza del fatto che questi insidiosi animali riescono a sopravvivere in acqua per circa un mese e inoltre si corre il rischio che questa rimanga impigliata nelle tubature e possa riemergere.
Un altro errore che si tende fare con estrema frequenza è quello di schiacciare questi parassiti, o tra le dita o con le scarpe. È opportuno sapere che le zecche sono protette da una corazza dura e lo schiacciamento non le uccide. Per quanto riguarda lo schiacciarle con le dita, è sbagliatissimo in quanto si entra in contatto con i loro fluidi che possono essere dannosi.
Per smaltirle in modo corretto ed efficace sarà necessario bruciarle o eliminarle con l’utilizzo di un disinfettante.
Se proprio lo si vuole schiacciare, è bene posizionare il parassita tra due fogli e strofinare la parte superiore con un bicchiere, assicurandosi successivamente che sia realmente morta, per poi gettarla nel cestino, concludendo lavando accuratamente le mani.