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Si puo’ portare del cibo da casa negli stabilimenti balneari?

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Con la bella stagione in corso, moltissime persone si pongono delle domande che riguardano i regolamenti da rispettare lungo le spiagge del nostro paese. L’Italia è ricca di splendide coste e sono moltissimi i turisti, sia interni che stranieri, che non esitano a godersi le vacanze nei lidi marittimi e negli stabilimenti balneari.

Tuttavia, molte persone si chiedono se esistano delle restrizioni legate all’utilizzo di bevande e cibi portati da casa. Un tempo era una consuetudine recarsi al mare con sedie, tavolini e il consueto pranzo a sacco per tutta la famiglia. Al giorno d’oggi, molte località vietano queste pratiche e di recente a Bacoli, nella provincia di Napoli, è avvenuta una situazione che ha dato vita ad un’aspra polemica online.

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L’estate che stiamo vivendo si sta rivelando particolarmente opprimente, sia per le elevate temperature, che per l’aumento generale dei prezzi, partendo dalla benzina, fino ad arrivare ai costi legati al mondo della ristorazione. Proprio per tale motivo, molti italiani si chiedono se possono portare il proprio cibo e le proprie bevande negli stabilimenti balneari, così da risparmiare qualche spesa extra. Questa domanda non dovrebbe neppure avere luogo, dato che gli stabilimenti balneari ottengono una concessione di utilizzo del suolo pubblico, ma questo resta comune “pubblico”.

Di recente è esplosa una vera polemica grazie a Josi Gerardo Della Ragione, sindaco di Bacoli, una località marittima di Napoli. Nelle passate settimane, i responsabili di vari stabilimenti balneari locali hanno fatto perquisire le borse da spiaggia dei clienti, alla ricerca di bevande e alimenti portati da casa, dato che, secondo le regole dello stabilimento, era consentito consumare solo prodotti acquistati sul posto.

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Ovviamente i prezzi di questi sono praticamente elevatissimi, rispetto a quelli dei prodotti di un supermercato e anche una semplice bottiglietta d’acqua o un caffè costano più di tre euro. L’Unione Nazionale Consumatori ha fatto chiarezza sulla vicenda, specificando che è diritto assoluto del cittadino di introdurre cibi e bevande all’interno dello stabilimento, purché venga attuato nel rispetto e nel decoro della spiaggia.

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Ciò che è accaduto a Bacoli, quindi, si è trattato di un atto di abuso e quindi di una violazione personale perseguibile per legge. Il sindaco di Bacoli si è battuto per questa vicenda, ritenendo la situazione come “intollerabile” e sottolineando che coloro che gestiscono uno stabilimento balneare non sono padroni della spiaggia, che viceversa è patrimonio pubblico e quindi tutti hanno diritto ad usufruirne nel modo che ritengono più opportuno.

Dopo la segnalazione fatta dal sindaco, in merito a questa vicenda, sono stati effettuati dei controlli rigidi, per assicurarsi che nessuno stabilimento balneare possa vietare ai clienti di consumare prodotti a propria scelta, in territorio pubblico. Pertanto, grazie a questa vicenda, è molto più chiaro il fatto che, a prescindere dalla spiaggia sulla quale stiate trascorrendo le vostre vacanze, nessuno può vietarvi di consumare il cibo che vi siete portati da casa.

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