Tante persone amano l’acqua frizzante e la trovano incredibilmente più dissetante rispetto a quella normale. Tuttavia fin troppe persone trascurano le origini di questo elemento e quali sono gli effetti che il suo consumo porta al nostro organismo. Volete sapere se l’acqua frizzante è una scelta opportuna o se invece dovrebbe essere messa da parte?
Innanzitutto bisogna ricordarsi che ciò che rende effervescente l’acqua è la presenza all’interno del prezioso liquidi di una sostanza molto comune: l’anidride carbonica. Questa sostanza si trova normalmente in natura e la emettiamo noi stessi, ogni volta che espiriamo.
Dato che si tratta di una sostanza che il nostro corpo espelle, potreste pensare che ingerire della CO2 sia negativo, ma finché si tratta di quantitativi limitati non rappresenta affatto un problema.
Esistono delle differenze da prendere in considerazione tra acqua frizzante ed effervescente. Nella prima l’anidride carbonica si manifesta naturalmente, mentre nella seconda viene inserita artificialmente.
L’acqua frizzante ha della CO2 già presente in essa, sin dalla sorgente, mentre in quella effervescente viene inserita durante il processo di imbottigliamento, con l’aggiunta nell’acqua di elementi come il bicarbonato di sodio.
Ovviamente bere dell’acqua frizzante di tanto in tanto non rappresenta affatto un problema, ma le cose cambiano se questo avviene costantemente e per molti anni. Le conseguenze di un consumo eccessivo si rivelano in gonfiori addominali o in un deterioramento dello smalto dentale.
Inoltre, le persone che soffrono di reflusso gastroesofageo dovrebbero limitare molto l’assunzione di acqua frizzante, dato che la presenza di CO2 potrebbe aumentare i fastidi.
Per quanto riguarda invece i benefici offerti da questo tipo di acqua, sono gli stessi di quella naturale e non comportano alcun tipo di problema per quelle persone che pensano che i gas contenuti all’interno dell’acqua frizzante possano inficiare le fasi di dimagrimento o compromettere in negativo il nostro peso.