Il prezzemolo è una delle piante aromatiche più utilizzate in cucina per la preparazione di moltissimi piatti di ogni genere in quanto il suo sapore si sposa alla perfezione con moltissimi ingredienti. Oltre ad essere molto gustosa, al suo interno possiede moltissime proprietà che risultano essere benefiche per il nostro organismo.
Il prezzemolo infatti ha svariate grandi proprietà antiossidanti, antitumorali e anti invecchiamento. Questo grazie all’alta quantità di vitamine dei gruppi C, E ed A che contiene, oltre a risultare una grande fonte di sali minerali come ferro, calcio, fosforo e magnesio.
Purtroppo, però, molto spesso accade che, quando non si ha la possibilità di avere il prodotto sempre fresco a disposizione, nel momento dell’acquisto si abbia poco tempo per consumarlo in quanto nell’arco di pochissimi giorni si rischia già che questo marcisca e si sia costretti a gettarlo via.
È proprio per questo motivo che oggi abbiamo deciso di svelare un semplice trucco grazie al quale otterremo la possibilità di far durare le nostre piante aromatiche, all’interno del frigorifero, per quanto più tempo possibile e perfettamente fresche.
Ovviamente si tratta di un metodo che può essere utilizzato non solo con il prezzemolo ma anche con altri alimenti, come ad esempio il sedano. Si tratta di un trucco davvero molto semplice ed efficace e che, in men che non si dica, ci farà avere il prezzemolo sempre al meglio per diversi giorni.
Tutto ciò che occorrerà fare sarà lavare il nostro prezzemolo in modo accurato e certosino e una volta terminato il procedimento, accertarsi di asciugare il tutto con cura, utilizzando della carta assorbente da cucina.
A questo punto prendere un contenitore e della nuova carta assorbente da cucina da posizionare sul fondo, adagiando il prezzemolo su di essa.
Non resterà che richiudere attentamente il contenitore e posizionarlo all’interno del frigorifero. In questo modo il nostro prezzemolo rimarrà perfettamente sigillato, fresco ed asciutto, pronto per essere utilizzato per diversi giorni.
