Solitamente l’amaro è un gusto che si associa ad emozioni negative. Non tutti riescono ad identificare qualcosa dal sapore amaro da un punto di vista piacevole e positivo.
Un nuovo studio ha invece rivelato che chi è più sensibile a questo tipo di sapore è più propenso a consumare prodotti che hanno questa peculiarità e che questo aspetto non deve essere associato ad una predilezione verso una realtà “negativa”.
Una ricerca, pubblicata su Scientific Reports, ha dichiarato che la preferenza tra chi sceglie una tazza di tè o di caffè è dovuta ai nostri geni. Secondo i dati elaborati da questi ricercatori, la conclusione è che chi è più sensibile al gusto amaro preferirà bere il caffè rispetto ad altre bevande.
Un team di esperti ha analizzato le informazioni genetiche di individui del Regno Unito, e le persone che avevano in possesso maggiori geni recettori legati al sapore amaro della caffeina si sono rivelati più propensi a bere caffè abitualmente durante l’intera giornata.
Gli individui invece che nutrono maggiore sensibilità nei confronti di elementi come il chinino, indica una maggiore predisposizione al consumo di tè.
Tutto questo studio potrebbe sembrare un controsenso, solitamente infatti si pensa che chi sia più sensibile al gusto amaro sia meno propenso a consumare caffè, ma in realtà è proprio l’opposto.
L’uso del caffè però non è vista come azione negativa. Se questa bevanda viene assunta con moderazione si possono ottenere molti effetti benefici.
Le proprietà del caffè infatti sono utili per contrastare una serie di malattie dell’organismo, come il morbo di Parkinson, l’Alzheimer, il diabete e altri tipi di disturbi. Un consumo “sano” di caffeina può ridurre le problematiche del cuore.
Viceversa però esagerare con i dosaggi crea molti problemi e può dare vita a situazioni complicate che sarebbero potute essere evitate seguendo un regime più “sano”.
Pertanto, se il vostro organismo vi invita a consumare maggiormente una bevanda, invece che un’altra, non preoccupatevi e assecondatelo, ma ricordando di limitare sempre i consumi eccessivi.