Quando ci si prepara a cuocere la pasta, ogni persona ha un suo metodo con il quale si trova meglio, anche se sono moltissimi quelli che tendono a difendere a spada tratta la tradizione italiana, cercando così di non farla perdere a discapito delle nuove abitudini.
Tra le domande che più spesso ci si pone riguardo alla cottura della pasta si trovano alle prime posizioni quelle inerenti al sale: quando va aggiunto il sale? Quanto se ne mette? Si usa il sale grosso o il sale fino?
Questi sono i principali quesiti che solitamente affliggono le persone nonostante la tradizione e le abitudini familiari. Sebbene la cottura della pasta risulti essere un procedimento molto semplice, la parte della salatura porta non poche domande alle persone.
Nella maggior parte dei casi, anche intervistando molti soggetti, si scoprirebbe che il sale viene aggiunto all’acqua dopo che questa ha raggiunto il bollore, semplicemente perché si tratta di un gesto abitudinario e in quanto il pensiero comune è quello che aggiungendolo prima si vada a rallentare il raggiungimento del bollore.
Quest’ultima credenza è vera in parte; infatti quando se si aggiunge il sale all’acqua prima che questa raggiunga il punto di ebollizione, questo ritarderà di qualche secondo, in quanto l’acqua avrà bisogno di maggiore calore, ovvero 0,17 C° in più, la differenza di tempo è quindi impercettibile e non conta poi molto sulla preparazione finale del piatto.
Il motivo principale è che, inserendo il sale ad alte temperature, questo si scioglierà immediatamente senza il rischio che i granelli possano andare a rovinare il fondo delle pentole graffiandolo.
Per quanto riguarda invece il quesito che riguarda la quantità di sale che va inserita nell’acqua, non esiste una risposta univoca. Questo perché dipende tutto dai gusti del consumatore essendoci persone che prediligono una cucina più sapida.
Inoltre bisogna anche comprendere la tipologia di condimento che si andrà ad aggiungere e il suo livello di sapidità per capire quanto sale versare all’interno dell’acqua anche se solitamente il conteggio da fare è quello di 10 grammi di sale ogni litro di acqua e 100 grammi di pasta.
L’ultimo dubbio, infine, è sulla tipologia di sale da utilizzare da aggiungere nell’acqua. Molti sono convinti che si debba usare solamente il sale grosso, ma in questo caso si tratta solo di un’abitudine legata alla tradizione culinaria italiana.
Non c’è nessuna differenza tra il sale grosso e il sale fino tranne che, utilizzando il sale grosso si comprende meglio quanto se ne sta usando, ma non c’è alcuna differenza riguardo la salatura.