Le piante grasse, o piante succulente, sono tra le più diffuse in quanto risultano essere molto più semplici da coltivare e curare anche in luoghi piccoli e con meno luce come possono essere gli appartamenti.
Si adattano facilmente ad ogni tipo di ambiente e hanno forme e varietà che possono soddisfare le esigenze e l’estetica di ogni persona. Ovviamente esistono moltissime tipologie di piante grasse e non si tratta solamente dei cactus come in molti spesso sono soliti pensare.
Ognuna di loro ha le sue esigenze specifiche, ma è pur vero che, seguendo alcune basilari linee guida sulla cura delle piante succulente, avremo la possibilità di farle crescere al meglio senza troppi problemi.
Una delle particolarità principali delle piante grasse, che le rendono anche così semplici da tenere in casa, è la loro capacità di immagazzinare al loro interno l’acqua necessaria che le fa vivere anche durante lunghi periodi di siccità.
Nonostante ciò però, a discapito delle credenze che riguardano questa tipologia di pianta, anche loro necessitano in modo regolare di essere innaffiate, altrimenti potrebbero morire, sebbene ne serva in quantità minore rispetto alle altre tipologie di piante.
Ovviamente sono diversi i fattori che determinano ogni quante volte va innaffiata una pianta grassa ma di media, se questa è in vaso, va irrigata all’incirca una volt al mese.
Anche il terreno e le temperature sono un elemento da tenere in considerazione; soprattutto durante il periodo estivo e se le nostre piante sono esposte al sole per un lungo periodo di tempo, allora sarà importante annaffiarle nei momenti in cui non sono a contatto con i raggi del sole.
È importante evitare di bagnare la pianta, ma cercare di irrigare, durante il processo di innaffiamento, solamente il terreno.
In questo modo infatti la pianta avrà la possibilità di assorbire la necessaria quantità di acqua che le serve per vivere, senza però il rischio che possa danneggiarsi, fino addirittura a marcire.