A volte è necessario seguire qualche utile consiglio, per riuscire a trovare gli alimenti migliori ed evitare le fregature. Riuscire a riconoscere un polpo buono da uno da evitare può essere alquanto complicato e non tutti conoscono i giusti trucchetti per farlo.
Oggi vogliamo darvi qualche dritta così che siate certi di trovare il prodotto migliore, ammorbidirlo a dovere, per poterlo cucinare alla perfezione.
Fase 1: L’acquisto del polpo
Il primo passo ovviamente è acquistare un polpo. Ovviamente si può utilizzare anche un prodotto surgelato, ma quello fresco è indubbiamente migliore.
Per quanto riguarda la quantità, bisogna tenere presente che durante la cottura il polpo restringe molto e quindi se deve essere la vostra portata principale assicuratevi di acquistarne almeno mezzo chilo a persona.
Come riconoscere un polpo di qualità?
Se il polpo è fresco di giornata avrà un colore intenso e brillante e la testa avrà un colorito tendente al bianco latte. Più passa il tempo più tenderà ad assumere una colorazione più scura fino a raggiungere il grigio.
Ovviamente anche l’olfatto ha la sua importanza e il polpo fresco deve farci sentire il vero odore del mare. Se questo puzza e non odora di salsedine evitate di acquistarlo.
Infine, le carni devono essere sode e compatte e i tentacoli non devono essere flaccidi.
Fase 2: come trattarlo
Questo passaggio è molto importante.
Se stiamo usando un polpo surgelato bisogna prima tenerlo per almeno 24 ore in frigorifero e solamente quando perfettamente scongelato potrà essere adatto alla vostra preparazione.
Per la sua pulizia è importante passarlo sotto l’acqua fredda, strofinando la testa e i tentacoli. Asciugate il tutto con un foglio di carta assorbente, dopodiché usando un coltello incidete la testa e tagliate gli occhi. Girate il polpo ed eliminate il becco. In seguito trattate il tutto con un batticarne, per qualche minuto, per ammorbidirlo e risciacquate nuovamente sotto l’acqua fredda dopo aver stratte le interiora. Infine strofinate bene i tentacoli e le ventose per eliminare eventuali residui di sabbia.
Fase 3: Come ammorbidire il polpo prima della cottura
Esistono vari metodi per procedere a questa fase e noi ve ne sveleremo alcuni.
Congelarlo
Per quanto possa sembrare strano, congelare un polpo fresco può ammorbidirne le carni. Dato che è composto da una grande quantità di acqua, congelandolo lo si fa gonfiare, fino a rompere le fibre e questo processo aiuta ad ammorbidirlo. L’importante è rispettare le tempistiche di scongelamento.
Cuocerlo nel suo brodo
Il polpo va bollito e poi lasciato a riposare nella sua stessa acqua di cottura. Questo processo fa sì che le carni si ammorbidiscano ulteriormente. Per farlo, coprite il polpo d’acqua, in modo che questa superi di due o tre dita il suo livello. Dopodiché inserite in pentola un gambo di sedano, un cucchiaino di sale grosso e portate a bollore. Cuocete per 30 minuti (Per ogni chilo di peso) e una volta terminato questo processo lasciatelo raffreddare nella sua stessa acqua.
Come arricciare i tentacoli
Se volete arricciare e ammorbidire i tentacoli del polpo, dovrete farlo prima di lessare il polpo stesso. Una volta che l’acqua sarà arrivata a bollore, prendete il polpo dalla testa e immergete in acqua solamente i tentacoli, sollevandoli subito dopo. Ripetete questa operazione per 3 o 4 volte, e vedrete che lo sbalzo termico renderà perfettamente ricci e morbidi i suoi tentacoli.